Cos’è il canyoning o torrentismo
Il canyoning (o torrentismo), cioè la discesa a piedi di forre in cui scorrono dei corsi d’acqua, è sicuramente un mondo sportivo da scoprire, ma è soprattutto un’occasione speciale per scoprirsi… un viaggio metaforico da cui non si torna gli stessi che eravamo quando siamo partiti (soprattutto se avevamo la messa in piega fatta!).
Guide canyoning
Le preparatissime guide che ti seguono nella discesa impervia di un torrente freddo possono chiamarsi Roberto o Diego, ma in realtà sono dei giovani Virgilio che ti accompagnano in un percorso simbolico di metafore esistenziali che la Divina Commedia scansate proprio. E, infatti, quando alla prima discesa con le corde tu chiedi loro perché si debba scendere proprio da lì, lo capisci dallo sguardo che vorrebbero risponderti
“vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”
ma poi dicono soltanto
“Daje, prendi la corda!”
Equipaggiamento e attrezzature per il canyoning
Il canyoning ti libera da ogni preoccupazione estetica.
Muta, umidità e casco ti esonerano di colpo da qualsiasi possibilità di essere graziosa e la cosa incredibile è che a nessuno importerà…meno che mai a te, che sarai impegnata a guardare solo la bellezza del contesto in cui sei immersa…e a sopravvivere!
“Formazione esperienziale”
Il canyoning è un esercizio di fiducia…fiducia verso i tuoi accompagnatori, verso l’attrezzatura che ti sorregge nel vuoto e fiducia verso te stessa, perché la differenza tra cadere e non cadere la fai soprattutto tu, e non solo in senso metaforico come accade nelle altre cose della vita.
Canyoning come metafora di vita
Il canyoning è una bagno di umiltà (e spesso un bagno di fango) perché per raggiungere il traguardo devi scendere invece che salire, ti devi “disarrampicare”. È il contrario dell’arrivismo, dell’ambizione prepotente di chi vuole andare sempre più in alto, ignorando che la crescita può essere anche quella orizzontale come avviene per le fronde degli alberi che si riempiono di foglie.
Il canyonig è la metafora perfetta della vita, con i suoi passaggi in cui si scende facilmente, con i dirupi sul bordo dei quali, invece, provi paura; con l’imprevedibilità delle sue pozze nelle quali, a volte, scivoli affondando al massimo fino al ginocchio e dove, altre volte, ti trovi inaspettatamente con l’acqua alla gola.
Il canyoning ti insegna ad affrontare l’ineluttabilità delle cose, non autorizza i rimpianti e ti costringe ad avanzare anche se li provi, perché tornare indietro è persino più faticoso che andare avanti (e questo dovrei ricordarmelo anche nella quotidianità della mia vita, che risalire in una situazione quando si è scesi da essa significa solo sprecare energie e correre rischi inutili!).
Uscita di canyoning in gruppo
Nel canyoning si impara a rispettare i tempi dell’Altro, a provare empatia per chi cade, ad aspettare chi resta indietro.
Le guide esercitano una gentilezza così spontanea da sorridere rassicuranti anche quando, con la corda, ti schianti a peso morto contro di loro perché non hai saputo compensare l’effetto pendolo!
Nel canyoning si sorride e si ride tantissimo, forse, in alcuni casi, si tratta della risata isterica di chi è spaventato e altre volte è, invece, l’espressione del divertimento autentico e infantile di chi salta dentro le pozzanghere di fango abbandonando qualsiasi sovrastruttura adulta (Peppa Pig docet!).
Canyoning nel centro Italia con Recovery Energy
Insomma, il canyoning è un’esperienza da cui si torna affamati e non solo della polenta col tartufo pubblicizzata dal ristorante ai piedi del sentiero, ma soprattutto di vita!
Quindi, non vi resta che provarlo!
PS – Le foto sono a dimostrazione che io l’abbia fatto davvero!
PPS – Grazie a Giacomo e Roberto!