Avete mai pensato di passare un’intera notte in ambiente innevato? A me è sempre sembrato un’impresa impossibile, una realtà riservata agli eschimesi, abituati a temperature rigide e, diciamocelo, senza alternative.
Però di fatto ho sempre sognato di andare in Lapponia o in qualche posto veramente freddo e passare la notte in un igloo, avvolta in pellicce fino al naso e magari con una bella slitta ad aspettarmi la mattina dopo.
Poi mi sono avvicinata al mondo del survival sportivo e la prospettiva mi è cambiata completamente. Passare la notte in ambiente innevato non era più un sogno, un’idea remota, ma è diventata una realtà anche abbastanza frequente. Sperimentare, provare, mettere in pratica le teorie, è diventato un passatempo quotidiano e “passare la notte all’aperto con la neve” si è trasformato nel “come farlo nel miglior modo possibile”.
La neve contiene un’elevata quantità di aria e possiede quindi un buon potere isolante. Quindi il miglior modo per ripararsi, è quello di costruirsi un riparo con la neve. Ci sono varie tipologie di riparo, tra cui quelle principali, sono: gli igloo, le trune e le tane di volpe.
Gli igloo
Gli igloo vengono solitamente realizzati con blocchi di neve compatta, segati e disposti nella tradizionale cupola, con un unico accesso, possibilmente leggermente più basso rispetto al piano interno e protetto con un tunnel, in modo da limitare l’ingresso di aria fredda. Rigide temperature esterne permettono di aumentare la temperatura interna con un piccolo braciere ma di fatto già il calore umano o una candela, fanno sì che la temperatura interna si alzi di diversi gradi.
Posso assicurare che passare la notte in igloo è un’esperienza bellissima. Alle nostre latitudini è difficile accendere un braciere all’interno ma di fatto non è necessario e, con un buon sacco a pelo e l’adeguato abbigliamento la notte trascorre tranquilla. Al mattino vedrete che la volta interna dell’igloo, sarà ricoperta di un sottile strato di ghiaccio, rendendolo ancora più compatto e impenetrabile dai venti.
In sopravvivenza non sempre è possibile costruire un igloo, sia per il tempo necessario, sia per le condizioni della neve che, in base al clima, alla quantità e alla consistenza, non sempre sono tali da permettere il taglio dei blocchi.
Le trune
La truna è un riparo molto veloce da costruire e può essere una soluzione molto valida anche con neve difficile da compattare o presente in quantità limitata. Di fatto è costituita da una trincea scavata nella neve e ricoperta, in base al materiale a disposizione, da un telo o rami a loro volta ricoperti di neve.
Le tane di volpe
La tana di volpe, invece, è un semplice tunnel scavato nella neve profonda, come una vera e propria tana, che offre riparo da vento e freddo in tempi molto rapidi.
Dopo averli provati tutti e tre, posso assicurarvi che è un’esperienza che consiglio a tutti almeno una volta nella vita.
Non dimenticherò mai il primo risveglio dopo la notte in rifugio di neve auto-costruito: il bianco assoluto tutto intorno a me e il silenzio profondo. Ma soprattutto non dimenticherò mai il cielo invernale sopra di me prima di entrare nel rifugio: la notte limpida e fredda e le stelle in un cielo nero circondato di bianca ovatta.
E se proprio non riuscireste a prendere sonno… beh potete sempre optare per una ciaspolata notturna o diurna!