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Qual è il prezzo giusto per un’escursione a piedi o in canyon?

Qual è il prezzo giusto per un’escursione a piedi o in canyon?

Indice

Qual è il giusto prezzo per un’escursione?

Quanto siete disposti a spendere per il vostro tempo libero?
Immagino che, per me molti di noi, la risposta in questi casi sia “il meno possibile”.
Ma se specificassimo la domanda in modo più dettagliato, la risposta cambierebbe?
Proviamo.

Dovete mandare in gita scolastica vostro figlio: ci sono due società che per la stessa destinazione propongono due offerte alla scuola. La prima chiede 90 € per trasporto, guide, vitto e alloggio dei ragazzi, assicurazione. La quotazione della seconda società, per la stessa tipologia di offerta, è di € 150.

Qualcosa non vi convince e iniziate a cercare informazioni: visitate il sito delle due società e chiedete ai genitori dei ragazzi che hanno partecipato alla gita negli anni precedenti.

In breve tempo capite che entrambe le società hanno lavorato con la scuola di vostro figlio. La prima società offre un prezzo più basso perché:

  • utilizza una società di trasporti che fa scarsa manutenzione ai propri mezzi (per esempio, lo scorso anno sono stati addirittura coinvolti in un incidente per lo scoppio di uno pneumatico);
  • l’hotel scelto era un due stelle in una zona abbastanza degradata e – per esempio – un paio di ragazzi hanno riportato a casa cimici da letto, le quali hanno infestato le loro case per mesi;
  • il cibo era di bassa qualità e alcuni ragazzi hanno accusato malesseri durante la permanenza;
  • per finire gli esempi, l’assicurazione di responsabilità civile ha una copertura molto bassa che potrebbe coprire solo parzialmente eventuali danni che dovessero emergere.

Per contro, poniamo per esempio che la seconda società:

  • si appoggia ad una ditta di trasporti molto nota;
  • il vitto e l’alloggio sono garantiti in un hotel tre stelle di una nota catena molto rinomata con ristorazione interna di buona qualità;
  • la copertura assicurativa è elevata e la società ha un’esperienza di 20 anni.

Ora, proviamo a rifare le domanda.

A chi affidereste vostro figlio?

Da genitori, alla luce di questi esempi, crediamo di poter affermare con buona approssimazione che per molti di noi la scelta ricadrebbe sull’offerta con il prezzo più elevato.
Perché? In primis perché il prezzo rappresenta uno scambio: è il valore che assegniamo al prodotto o servizio che stiamo acquistando e su cui abbiamo un’aspettativa di gratificazione pari al prezzo che siamo disposti a pagare. Infatti, con le informazioni aggiuntive abbiamo assegnato un valore al servizio più costoso: spendiamo volentieri di più per arrivare alla gratificazione che ci aspettiamo.
In secondo luogo, su ogni cosa che acquistiamo c’è sempre un rischio: di malfunzionamento, di mancata gratificazione, di perdita di tempo, di danno, ecc.
Se mi accorgo che l’acquisto che mi accingo a fare ha un rischio elevato posso scegliere tra due opzioni:

  • assumermi il rischio, sapendo che dovrò spendere qualcosa in più per riparare i danni eventuali
  • decidere di acquistare da altri con maggiori garanzie

E allora, chi avrà accettato l’offerta della gita ad un costo più basso, dovrà mettere in conto una maggiore probabilità di costi successivi (incidenti stradali, disinfestazione di casa, intossicazioni alimentari, mancato pagamento dell’assicurazione, ecc.). Il prezzo è l’equilibrio tra il rischio percepito e la gratificazione attesa.
Tempo fa mi è capitato di leggere qualcosa di John Ruskin, un noto pensatore dell’800, che diceva più o meno:

Quando si paga troppo si perde un po’ di denaro, e basta. Ma se si paga troppo poco si rischia di perdere tutto, perché la cosa comprata potrebbe non essere all’altezza delle proprie esigenze. La legge dell’equilibrio negli scambi non consente di pagare poco e di ricevere molto. È assurdo.

Ritorniamo alla domanda iniziale: qual è il prezzo giusto per un’escursione a piedi o in canyon?
Beh, la risposta dipende da quante informazione avete e da quali sono le vostre aspettative.

  • Quale competenza hanno le persone che vi accompagnano?
  • Questa competenza è stata certificata da enti preposti?
  • Si tratta di professionisti o di un gruppo di amici?
  • Qual è il livello di copertura assicurativa?
  • Che tipo di materiale utilizzano?
  • Sono in grado di intervenire con tecniche e materiale di primo soccorso in caso di incidente?

Non è saggio pagare troppo, ma pagare troppo poco è peggio!

Potremmo continuare così, ma forse abbiamo già reso l’idea. Se il nostro livello di competenza come utenti è sufficiente e vogliamo passare una giornata in un’escursione con gli amici, sapendo di poter far fronte serenamente alle problematiche che si potrebbero incontrare, allora è tutto molto semplice.
Ma se non siamo esperti e vogliamo provare attività nuove o di difficile accesso, allora è nostro dovere prendere più informazioni possibili per capire se il prezzo che stiamo pagando corrisponde al valore di quello che stiamo comprando. Se non è uno scambio equilibrato, prima o poi prepariamoci ad “aggiungere qualcosa per il rischio che si corre”. Tornando a Ruskin:

Non è saggio pagare troppo, ma pagare troppo poco è peggio!

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