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Rieti

Monte Terminillo e Valle dei Balzi

Monte Terminillo

Rieti sorge nella fertile Piana Reatina alle pendici del Monte Terminillo, sulle sponde del fiume Velino. È un luogo di grande interesse per gli amanti dell’outdoor, perché si trova in una zona assai ricca d’acqua e il territorio circostante è caratterizzato da massicci montuosi come la catena dei Monti Reatini con il Terminillo, i monti della Duchessa e i monti della Laga (2458 metri), i più alti del Lazio.
Il Monte Terminillo, meta sciistica valorizzata in passato a seguito di numerosi investimenti strutturali, oggi vede crescere costantemente l’interesse verso attività sportive quali il trekking e l’escursionismo estivo ed invernale, oltre all’alpinismo e all’arrampicata, da sempre praticati in questa area grazie alla presenza di itinerari di notevole bellezza e complessità. Sono numerosi i percorsi che attraverso meravigliose faggete, portano in vetta o su cime secondarie e che offrono viste incredibili a 360°. Allo stesso modo, il Terminillo offre diverse alternative di percorso, sia su strada che su sterrato, per gli appassionati di MTB. Inoltre, ha raggiunto rilevante importanza la “Sky race”, gara di corsa in montagna lungo i sentieri del CAI.
L’attività di escursionismo, invece, è legata anche alle tematiche religiose e spirituali del Cammino di San Francesco attraverso un itinerario di circa 80 chilometri, diviso in otto tappe, che, passando anche per Rieti, ripercorre i passi di San Francesco d’Assisi nella Valle Santa, toccando i quattro santuari francescani (Greccio, La Foresta, Fonte Colombo e Poggio Bustone) e altri luoghi simbolo del francescanesimo. 
I Monti della Laga invece, sono il quinto massiccio montuoso per altezza dell’Appennino continentale. La catena corre lungo il confine tra l’Abruzzo settentrionale, il Lazio e le Marche, per una lunghezza complessiva di 24 chilometri. La particolare formazione geologica dei Monti della Laga, è attraversata nella sua area meridionale dalla cosiddetta “Faglia di Montereale-Campotosto”, estesa in larghezza dal reatino fino a toccare la zona del Gran Sasso. La parte più orientale della faglia è stata spesso sede di sciami sismici di moderata intensità.

La Valle dei Balzi

L’intera area è inoltre, una zona ricca dal punto di vista idrico e la tendenziale impermeabilità dei suoli favorisce lo scorrimento superficiale delle acque e la formazione di numerosi torrenti, cascate (Valle delle Cento Cascate) e laghetti.
Rimanendo in tema di acqua, in provincia di Rieti, all’interno del territorio comunale di Cittaducale, cittadina medievale, si trovano le importanti sorgenti del Peschiera, le seconde in Italia per portata. La loro acqua confluisce in parte nel fiume Velino e in parte nell’acquedotto del Peschiera, che la trasporta per 90 chilometri da Cittaducale fino a Roma, sopperendo alla quasi totalità del fabbisogno di acqua della Capitale. 
Una frazione di Cittaducale è Grotti che si trova nella valle detta “dei Balzi” per le singolari alte fasce di pareti che si sviluppano in altezza. Prende il nome dalle caratteristiche grotte che ospitavano le case dell’antico centro abitato e in un riparo sotto roccia sono state anche rinvenute pitture rupestri antropomorfe databili all’età pre-preistorica. 
La Valle dei Balzi è conosciuta tra gli arrampicatori in quanto ricca di pareti a strapiombo (note come Balzi appunto) e centinaia di itinerari di diversi livelli, immersi in bellissimi boschi, che la rendono una delle più belle falesie laziali. 
Questa è anche una zona molto particolare dal punto di vista del torrentismo: in soli 4 chilometri si sviluppano ben 10 percorsi canyoning. Uno di questi, il più divertente, è il Fosso della Mola, da noi chiamato Terra di Mezzo: un canyon suggestivo, dall’atmosfera quasi fiabesca, dove piccole cascate si tuffano in vasche circolari, circondate da una natura rigogliosa di felci e muschio. Questa forra prende il suo nome dall’antica mola che sorgeva sulla sua sponda e di cui si possono vedere ancora i resti.

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