fbpx
5-motivi-per-fare-canyoning-recovery-energy

5 motivi per fare canyoning

5 motivi per fare canyoning

Indice

Può capitare spesso di chiedersi come si sia arrivati a fare determinate esperienze o certe scelte di fronte alle infinite possibilità che la vita ci ha posto davanti.
Ci siamo domandati la stessa cosa in merito al canyoning e abbiamo fatto anche un piccolo sondaggio tra clienti e amici per capire quali sono le principali motivazioni per provare (e spesso continuare a praticare) una disciplina così particolare come il torrentismo.
Ciò che è emerso sono 5 motivi per fare canyoning.

Con il torrentismo si possono vedere luoghi inaccessibili e posti incredibili

Forse la risposta più scontata, ma soltanto immergendosi completamente nelle pieghe della montagna – che l’acqua ha pazientemente modellato e scolpito in milioni di anni – è possibile accedere a delle bellezze nascoste.
Anche per chi frequenta la montagna a un certo livello spesso ci sono dei posti nascosti allo sguardo, in cui non è possibile accedere: le forre. Parola che in gergo tecnico indica le gole dove scorre o scorreva l’acqua, le forre sono per loro natura profonde, nascoste e inaccessibili.
Con il canyoning, è possibile ammirare le loro bellezze inaspettate: l’importante è farlo con umiltà e con la consapevolezza di essere ospiti in un luogo in cui padrone è solo la natura.
Il torrentismo rende accessibili alcuni dei posti più belli che la natura ha sempre tenuto per sé: basta indossare una muta e… guardarsi intorno!

Fare canyoning è un’emozione unica

Può capitare di chiedersi il motivo per cui una persona faccia cose che – da un altro punto di vista – possono sembrare folli o senza senso. Realizzare alcune azioni comporta un impegno e una fatica che riescono a scoraggiare tanti di noi.
Probabilmente sottovalutiamo l’enorme impatto che le emozioni hanno sul nostro cervello. Le emozioni sono la droga più potente e possiamo ottenerla a costo zero.
Chiedetelo agli sportivi d’elite o a chi pratica sport estremi, ma anche ad attori, musicisti, soldati delle forze speciali o a chiunque abbia provato la sensazione di essere “on stage”.
Grazie alle esperienze che si provano, la paura, la fatica e i dubbi lasciano il posto presto a una soddisfazione quasi orgasmica.
Per alcuni, questo diventa un vortice di passione; per molti, una temporanea evasione da un mondo non più a misura d’uomo, che permette di ricaricarsi e affrontare con leggerezza la quotidianità. Non è roba da Rambo: è possibile per tutti ricaricare le proprie energie nella natura. Per esempio facendo canyoning.

Il canyoning è divertente

Immagina di:

  • avere uno spazio in cui poter saltare in una pozza con un bel tuffo a bomba,
  • schizzare l’acqua alla persona che hai vicino, ignara
  • rotolarti per terra,
  • scivolare in un immenso acquafun naturale,
  • lasciarti contagiare dai sorrisi di chi ti sta vicino.

Immagina di condividere tutto questo con le persone a te più care.
Immagina che non ci sia nessuno a dirti: “non prendere freddo”, “asciugati i capelli”, “copriti, con la corrente d’aria poi ti ammali”.
Qui sei libero di divertirti e di ritornare bambino, capace di sorprenderti e ridere a crepapelle. What else?

Quando fai torrentismo il cellulare non prende

Questa è una delle caratteristiche che in molti dicono sia la più rilassante e rigenerante. Non importa quanto siano importanti le cose che facciamo, non importa con quanta diligenza il nostro partner abbia necessità di aggiornarci su ciò che sta facendo: quando si fa canyoning non ci sono urgenze. Nel torrentismo siamo nudi di fronte alla natura e tutta la nostra attenzione possiamo indirizzarla a noi stessi e alle bellezze che abbiamo intorno, senza distrazioni.

Il canyoning è un modo per conoscere se stessi

Un motivo contro-intuitivo che spesso arriva solo dopo che si è provato il canyoning, come se fosse un piacevole effetto collaterale difficile da immaginare a priori. A ben guardare, però, c’è un perché. Come guide canyon, spesso siamo testimoni di una sorta di conflitto interno nei partecipanti che si trovano a confrontarsi con ambienti e situazioni inaspettati.
L’ostacolo sembra insormontabile, aumenta la paura di non farcela, ma tutto questo non accade per un pericolo reale. Semplicemente, confrontarci con l’ignoto, con situazioni che mai sperimentate prima, ci fa entrare in contatto con una parte nascosta di noi stessi che ci libera e ci permette di fare cose che credevamo impossibili. Subito dopo c’è spazio solo per una soddisfazione difficile da descrivere a chi non ha mai provato l’esperienza.

La condivisione è esperienza ed emozione!

Canyoning Torrentismo
Recovery Energy

Come vestirsi per fare canyoning?

Ho prenotato una uscita guidata di canyoning. Cosa metto nella borsa? La risposta è semplicissima. Sarà sufficiente: un costume da bagno una maglia termica (come quelle da sci) o un pile leggero un paio di scarpe da ginnastica da bagnare un asciugamano un paio di ciabatte Maglia termina per fare canyoning La maglia termica è utile in quanto fornisce una protezione in più dal freddo dell’acqua e della forra. Il canyoning, infatti si pratica lungo il corso dei fiumi e dei torrenti, spesso incassati, dove il più delle volte non arriva il sole e l’acqua può essere piuttosto fredda. Inoltre, durante l’attività

Leggi Tutto »
Canyoning Torrentismo
Recovery Energy

Canyoning in Molise. Il torrentismo nel Matese: Callora e San Nicola

Il Molise esiste ed è bellissimo. Almeno per la parte che ho conosciuto io andando per torrenti: il Matese. In questo pezzo di regione, ci sono due forre poco conosciute che sono due piccoli gioielli: il Callora e il San Nicola. Il primo si trova a Roccamandolfi e il secondo a Guardiaregia all’interno di un’oasi del WWF. Canyoning in Molise: torrentismo al Callora Il Callora più lungo, meno verticale e con tuffi e toboga, il secondo, un solo tuffo ma con calate alte, in particolare con una sequenza di tre calate molto belle di cui le ultime due di 30

Leggi Tutto »
Canyoning Torrentismo
Cosimo Chiesa

Il tuffo nelle uscite canyoning

Sarà ormai una decina di anni che pratico il canyoning e credo di essere cresciuto molto tecnicamente ed aver accumulato una buona esperienza ma continuo ad avere problemi con i tuffi. Non mi fraintendete, non è che non mi tuffo, ma semplicemente mi costa molto superare una certa altezza (e non stiamo parlando di 20 metri). Non voglio citare l’altezza esatta in questo articolo perché, alla fine, non è importante da quale altezza si salta. Ognuno ha i propri limiti per cui per alcuni un tuffo inizia ad essere problematico a 5 metri per altri a 10 metri. I tuffi

Leggi Tutto »
0
    0
    Carrello
    Il Carrello è vuoto