La nostra epoca è quella in cui la parola “stress” rischia di essere tra le più abusate del secolo. Solo per fare un esempio, facciamo un focus in ambito lavorativo?
- Pressione sui risultati
- altissima velocità delle interazioni
- capi stressati che stressano i collaboratori, che lavorano male, che non producono… e che stressano i capi!
Che fare? Prima di tutto capiamo meglio l’argomento in questione.
Definizione di stress
La parola “stress” significa “sforzo” o “pressione di un carico esterno” e indica tutte quelle situazioni nelle quali una persona è sottoposta a un “carico” — fisico, chimico o emotivo — che induce una reazione nel proprio corpo. Infatti, la sindrome di reazione allo stress è una reazione generalizzata a stimoli stressanti che ci bombardano in continuazione per la maggior parte del tempo durante la vita. Questo è un bene, perché ci permette di sopravvivere e ci rende sempre più forti: il nostro corpo e il nostro cervello sono stati programmati per abituarsi a resistere agli stimoli stressanti in modo sempre più efficiente.
Ma allora qual è il problema? Partiamo da un presupposto: siamo “progettati” per far fronte a stimoli che sono stati più o meno simili negli ultimi 2 milioni di anni:
- resistere all’ambiente naturale;
- correre e spostarsi per lunghe distanze;
- fare lavori fisici;
- …
Il nostro sistema di di adattamento all’ambiente è stato forgiato in modo eccellente dall’evoluzione. Peccato però che, negli ultimi due secoli, gli stimoli cui siamo stati sottoposti sono molti di più e molto diversi da quelli affrontati nella selezione naturale.
Oggi, l’essere umano non è attrezzato per far fronte agli attacchi dell’ambiente attuale. Il nostro cervello attiva in continuazione i meccanismi di reazione allo stress perché valuta come minacce tante cose che prima non esistevano:
- nuove malattie
- la pressione del capo
- la fretta continua
- le scadenze
- gli esami
- un collega che ci incolpa ingiustamente,
- la paura di perdere il lavoro,
- i clienti che non pagano,
- il traffico,
- i figli da portare a scuola,
- la cartella esattoriale.
La lista potrebbe essere molto più lunga, e temo che ciascuno di noi sia in grado di completarla in autonomia!
C’è un sistema potente, naturale ed estremamente efficace per aiutarci a gestire lo stress
Recuperare le nostre energie! Come?
Ritornando a fare quello per cui siamo stati progettati. Immergersi nella natura, anche per poco tempo, porta dei benefici enormi, ed è più semplice di quanto si pensi. Per entrare nuovamente in contatto con un ambiente naturale dimenticato, ma che ha il potere di ristabilire il nostro equilibrio, a volte basta una corsa, una passeggiata, una gita fuori porta (magari non per mettere le gambe intorno a una tavola bandita — altra fonte di stress). Siamo nati per essere in connessione con la natura e con gli altri.
Nell’ambito delle neuro-scienze c’è un campo di studi molto importante che, attraverso nuovi strumenti, sta investigando quali benefici oggettivi può apportare alla nostra salute il contatto con la natura. Alcuni di questi studi sono riportati dell’interessante libro della giornalista Florence Williams: leggi l’intervista su Huffington Post “C’è un rimedio allo stress e al burnout: la natura. Ma la stiamo dimenticando”.
Quando facciamo un’attività outdoor insieme a persone piacevoli, ricarichiamo velocemente le nostre batterie mentali e fisiche. Unitamente al giusto riposo e a una buona alimentazione, siamo estremamente resistenti alla fatica fisica, ma non a quella mentale che ci sommerge senza soluzione di continuità.
Quindi, prendiamoci una pausa: qui abbiamo raccolto molteplici soluzioni per farlo insieme!